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Bonus ristrutturazione, proroga del 50% per la prima casa


Cucina bianca e moderna

Nella Manovra 2025 l’allungamento di un anno della detrazione con aliquota maggiorata, ma limitata all’abitazione principale, e la proroga del bonus mobili


Proroga al 2025 del bonus ristrutturazione 50% sulla prima casa, con tetto di spesa a 96.000 euro. Lo prevede la Manovra per il 2025 approvata dal Consiglio dei Ministri. 

Il Governo ha quindi deciso di prorogare ancora per un anno il bonus ristrutturazione con aliquota maggiorata al 50% e con tetto di spesa elevato a 96.000 euro, ma di limitarlo alle sole prime case.

Senza la proroga decisa nelle scorse ore, il bonus ristrutturazione 2025 sarebbe tornato alla sua configurazione standard: aliquota al 36% e tetto di spesa a 48.000 euro; queste condizioni varranno per le seconde case.

Per le abitazioni principali, quindi, il bonus ristrutturazione 2025 guadagna ancora un anno alle condizioni più favorevoli. Con la imitazione alle sole prime case il bonus ristrutturazione 2025 ha un costo stimato di 600 milioni di euro.

Nella tarda mattinata di oggi il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti e il suo vice Maurizio Leo hanno tenuto la conferenza stampa, preannunciandone un'altra, successiva, con la presenza della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

Il viceministro Leo ha spiegato che il Governo ha deciso di prevedere per il 2025 una detrazione unica del 50% per la prima casa (confermando il 36% sulle seconde case) per mantenere il conflitto di interesse tra impresa e committente e per contrastare i fenomeni di mancata fatturazione dei lavori edili.

Per le seconde case (e per le prime dal 2026, salvo nuove proroghe), l’ultimo Decreto Superbonus ha disposto un decalage progressivo che prevede una riduzione del bonus ristrutturazione al:

  • 36% dal 2025 al 2027

  • 30% dal 2028 al 2033


Proroga al 2025 anche per il bonus mobili

Nel corso della conferenza stampa, il viceministro Leo ha annunciato "a sorpresa" la proroga al 2025 anche del bonus mobili del 50%. La detrazione del 50% per l’acquisto di arredi e grandi elettrodomestici spetterà anche per le spese sostenute nel 2025.


Bonus ristrutturazione 2025, i lavori agevolati

Tornando al bonus ristrutturazione, ricordiamo che si tratta della detrazione Irpef del 50% dei lavori di manutenzione straordinaria, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia delle unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale. Per i lavori sulle parti comuni di edifici residenziali, è incentivata anche la manutenzione ordinaria. 

Sono esempi di manutenzione straordinaria l’installazione di ascensori, il rifacimento di scale e recinzioni, gli interventi di risparmio energetico, la sostituzione di infissi.

Per restauro e risanamento conservativo si intende, ad esempio, l’adeguamento delle altezze dei solai, l’apertura di finestre.

Esempi di ristrutturazione edilizia sono, invece, la demolizione e ricostruzione dell’edificio, la modifica della facciata, la realizzazione di mansarde e balconi, l’apertura di porte e finestre, nuovi servizi igienici che ampliano la volumetria.

Infine, rientrano nella manutenzione ordinaria (agevolabile dal bonus ristrutturazione solo sulle parti comuni degli edifici), il rinnovo e la sostituzione delle finiture degli edifici, le opere necessarie a integrare o mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti, la sostituzione di pavimenti, infissi e serramenti, la tinteggiatura di pareti, soffitti, infissi interni ed esterni, il rifacimento di intonaci interni, l’impermeabilizzazione di tetti e terrazze, la verniciatura delle porte dei garage.


Fonte: Edilportale

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