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Cappotto termico nel 2024: Cosa scegliere tra superbonus, ecobonus e bonus ristrutturazioni


palazzo moderno con rivestimento colorato


Le aliquote di detrazione e i tetti di spesa per gli interventi realizzati in condominio o negli edifici unifamiliari nel 2024


La normativa sui bonus edilizi è in continuo cambiamento e chi intende realizzare un intervento deve capire come orientarsi tra le agevolazioni cui potrebbe avere diritto.

Se negli ultimi anni i bonus cappotto termico hanno coinciso con il Superbonus 110% o 90%, nel 2024 la situazione è più complessa. In alcuni casi si può scegliere tra diversi bonus edilizi, valutandone la convenienza, mentre per certe tipologie di edifici è ormai riconosciuto un solo bonus.


Bonus cappotto termico 2024 in condominio

Prendiamo ad esempio il caso di un condominio che intende realizzare un intervento di isolamento termico iniziando i lavori nel 2024.

Se l’intervento consiste nell’isolamento termico delle superfici opache verticali, orizzontali e inclinate che interessano l’involucro per oltre il 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio, il condominio può richiedere il Superbonus con aliquota al 70% fino al 31 dicembre 2024 o al 65% fino al 31 dicembre 2025.

Il Superbonus ha un tetto di spesa di 40mila euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio negli edifici composti da 2 a 8 unità immobiliari e di 30mila euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio negli edifici composti da più di 8 unità immobiliari.

A beneficiare del Superbonus cappotto termico sono solo le persone fisiche al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arti o professioni. I titolari di reddito d’impresa o professionale ottengono il bonus cappotto termico solo in quanto l’isolamento termico è un intervento trainante che riguarda le parti comuni dell’edificio.

Non essendo più consentito lo sconto in fattura né la cessione del credito, è possibile usufruire del Superbonus solo sotto forma di detrazione Irpef in 4 rate di pari importo.

Per ottenere il Superbonus, ci sono diversi adempimenti da rispettare, come acquisire le asseverazioni attestanti la rispondenza dell’intervento al DM Requisiti tecnici e al Decreto Prezzi e la congruità delle spese sostenute per realizzare l’intervento. In fase di dichiarazione dei redditi, i commercialisti devono produrre e rilasciare al beneficiario del bonus cappotto termico il visto di conformità.

In condominio, l’alternativa al Superbonus è l’ecobonus, la detrazione per l’efficientamento energetico degli edifici con aliquota variabile, in vigore fino al 31 dicembre 2024. Per gli interventi di riqualificazione energetica di parti comuni di edifici condominiali che interessino almeno il 25% dell’involucro, l’ecobonus ha un’aliquota del 70%.

La scelta tra Superbonus ed ecobonus potrebbe sembrare indifferente, ma bisogna tenere presente che per usufruire dell’ecobonus non è necessario acquisire l’asseverazione attestante la congruità delle spese nè il visto di conformità. I beneficiari devono comunque acquisire l’asseverazione del tecnico abilitato, l’Attestato di Prestazione Energetica (APE) e la scheda informativa degli interventi realizzati, per poi trasmettere le informazioni all’Enea.

La prospettiva cambia se con l’intervento di miglioramento della prestazione energetica invernale ed estiva si consegue almeno la qualità media di cui al DM 26 giugno 2015: in questo caso l’aliquota dell’ecobonus sale al 75% e questa detrazione può risultare più conveniente del superbonus.

Il tetto di spesa su cui calcolare la detrazione del 70% o 75% è pari a 40mila euro per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio.

Un altro fattore che potrebbe far propendere per l’ecobonus è la ripartizione della detrazione in 10 rate annuali anziché in 4. Spalmare la detrazione in 10 anni abbassa l’importo della rata e un contribuente con una capienza fiscale bassa ha una minore probabilità di perdere una parte della somma cui avrebbe diritto.


Bonus cappotto termico in condominio: esempi pratici

Facciamo qualche esempio pratico per capire quale bonus cappotto termico è più conveniente nel 2024.

Prendiamo in considerazione un condominio con 6 appartamenti che richiede l’ecobonus. Il tetto di spesa è pari a 240mila euro (40mila euro x 6), quindi la detrazione al 70% ammonta a 168mila euro e quella al 75% è pari a 180mila euro.

Se lo stesso condominio dovesse richiedere il Superbonus, avrebbe diritto ad una detrazione pari a 168mila euro (70% di 240mila euro).Le cose cambiano in un condominio più grande, ad esempio di 9 appartamenti. Il tetto di spesa dell’ecobonus è 360mila euro (40mila x 9), di conseguenza l’ecobonus può ammontare a 252mila euro (70% di 360mila euro) o 270mila euro (75% di 360mila euro).

Diversamente, il tetto di spesa del Superbonus ammonta a 270mila euro (30mila x 9) e la detrazione al 70% è pari a 189mila euro.

Tra i bonus cappotto termico cui il condominio ha diritto, il Superbonus risulta meno conveniente.

 

Bonus cappotto termico in condominio abbinato a lavori antisismici

Fino al 31 dicembre 2024, gli interventi di efficientamento energetico abbinati a quelli di riduzione del rischio sismico, realizzati sulle parti comuni degli edifici condominiali situati nelle zone sismiche 1, 2 e 3, hanno diritto ad una detrazione dell’80% se determinano il passaggio a una classe di rischio inferiore, e dell’85% in caso di passaggio a due classi di rischio inferiori.

La detrazione è calcolata su una spesa massima di 136mila euro, moltiplicata per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio, ed è ripartita in 10 rate annuali.

Per fare un esempio pratico, in un condominio con 6 appartamenti il tetto di spesa della detrazione ammonta a 616mila euro (136mila x 6). Di conseguenza, in base al miglioramento sismico ottenuto, la detrazione può essere 652.800 euro (80% di 816mila euro) o 693600 euro (85% di 816mila euro).

Bonus cappotto termico 2023 negli edifici unifamiliari

Dal 2024 gli edifici unifamiliari e le unità immobiliari funzionalmente indipendenti non hanno margini di scelta: con la definitiva scadenza del Superbonus, gli interventi di efficientamento energetico realizzati su questi edifici hanno diritto solo all’ecobonus.

L’ecobonus è una detrazione Irpef e Ires, che può essere richiesta da persone fisiche, compresi gli esercenti arti e professioni, i contribuenti che conseguono reddito d’impresa (persone fisiche, società di persone, società di capitali), le associazioni tra professionisti, gli enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale.

Le aliquote e i tetti di spesa dell’ecobonus variano in base agli interventi e agli edifici su cui sono realizzati. L’ecobonus per il cappotto termico è pari al 65% delle spese sostenute. Il tetto massimo della detrazione ammonta a 60mila euro, (il 65% di una spesa massima pari a circa 92.307 euro).

L’ecobonus è suddiviso in 10 rate annuali di pari importo.

 

Bonus cappotto termico e ristrutturazione

Ricordiamo, per completezza, che nel 2024 sia nei condomìni sia negli edifici unifamiliari, è possibile richiedere il bonus ristrutturazioni, che agevola anche gli interventi edilizi e tecnologici che comportano risparmio energetico.

Il bonus ristrutturazioni ha un’aliquota del 50% e un tetto di spesa di 96mila euro per unità immobiliare. La detrazione è ripartita in 10 rate annuali.

Facciamo un esempio: considerando un appartamento con una superficie esterna di 90 metri quadri e pannelli isolanti da 200 euro a metro quadro, il costo dell’intervento sarebbe di 18mila euro e il bonus cappotto termico di 9mila euro per appartamento.

Ipotizzando che l’intervento sia realizzato in un condominio con 6 appartamenti, aventi la medesima superficie esterna, il costo del cappotto termico sarebbe pari a 108mila euro e la detrazione ammonterebbe a 54mila euro.

Fonte: Edilportale

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