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Geometri ed edilizia: opportunità e rischi dopo la rimodulazione dei bonus nella nuova indagine Agefis

  • Immagine del redattore: Agefis
    Agefis
  • 24 feb
  • Tempo di lettura: 2 min

Professionista alla scrivania

L’attuale scenario edilizio in Italia si trova di fronte a una trasformazione significativa. La riduzione dei bonus fiscali, l’aumento della burocrazia e l’incertezza normativa stanno ridefinendo il mercato, con impatti diretti sulle prospettive professionali dei geometri. Tuttavia, emergono anche nuove opportunità, soprattutto legate al decreto Salva Casa e alla diversificazione dei servizi. Vediamo il quadro completo emerso dall’indagine promossa da Agefis e condotta da GruppoPiù, che ha coinvolto un campione rappresentativo di professionisti del settore e che è stata pubblicata sul Sole 24 Ore di lunedì 24 febbraio.


Il mercato dell’edilizia: stabilità con margini di incertezza

Secondo l’indagine Agefis, il 56% dei geometri intervistati prevede una stabilità dei ricavi nei prossimi mesi, mentre solo un 16% prevede una crescita moderata​. Tuttavia, un 28% teme una contrazione del mercato dovuta alla fine del Superbonus e alla riduzione degli incentivi fiscali​.

L’impatto dei fondi del PNRR si è rivelato limitato: l’84% dei professionisti non ha avuto opportunità di lavoro legate ai finanziamenti europei​. Questo dato evidenzia una difficoltà nell’accesso a nuovi progetti finanziati dallo Stato, lasciando molte incertezze sul futuro.


Decreto Salva Casa: un’opportunità da sfruttare

Una delle novità più rilevanti nel settore è il decreto Salva Casa, che offre ai professionisti opportunità nel campo della regolarizzazione urbanistica e catastale. Il 47% dei geometri ha già ricevuto incarichi legati a questa normativa, mentre il 46% non ne ha ancora tratto benefici​.

Questa misura si presenta quindi come un’alternativa alla contrazione dei bonus edilizi, ma la sua applicazione è ancora ostacolata da una normativa complessa e dalla stratificazione delle regolamentazioni regionali, fattori che rallentano l’operatività​.


Le principali preoccupazioni dei geometri

Tra gli ostacoli che il settore dovrà affrontare nei prossimi mesi, spiccano la crescente burocrazia (45% degli intervistati la considera il principale problema)​, la riduzione dei bonus edilizi, ritenuta un fattore critico dal 37% dei professionisti​ e la diminuzione della domanda di nuove costruzioni, che potrebbe avere un impatto significativo per il 14% degli operatori​.

L’effetto più immediato della fine del Superbonus è la diminuzione delle ristrutturazioni (64% degli intervistati), che comporta una riduzione delle opportunità di lavoro per molti professionisti​.


Strategie per affrontare il cambiamento

Di fronte a queste sfide, molti geometri stanno cercando di adattarsi, adottando strategie mirate per diversificare la propria offerta di servizi. Tra le principali azioni messe in campo troviamo la diversificazione dei servizi offerti (22%)​, la collaborazione con altri professionisti per ampliare le competenze e accedere a nuovi mercati (20%)​ e l'investimento nella formazione e specializzazione in nuovi ambiti (14%)​.

Tuttavia, un dato su cui riflettere riguarda il basso livello di digitalizzazione nel settore: solo il 6% degli intervistati ha dichiarato di puntare sulle nuove tecnologie, mentre nessuno ha indicato il marketing e la visibilità online come una priorità​.


Il settore si trasforma, ma resiste

Nonostante le difficoltà e le incertezze, il settore dell'edilizia mostra segni di resilienza. Se da un lato il 45% degli intervistati teme una crisi duratura, il 37% ritiene che sarà temporanea e gestibile​. La chiave per affrontare il futuro con successo sarà la capacità di innovarsi, aggiornarsi e sfruttare le opportunità offerte dalle nuove normative.

I geometri che sapranno puntare su specializzazione, digitalizzazione e diversificazione avranno maggiori possibilità di rimanere competitivi in un mercato sempre più sfidante.






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