L’ipotesi di estendere alle abitazioni l’assicurazione contro le catastrofi naturali e l’obbligo per le imprese in vigore da gennaio 2025
Nelle ore in cui l’Emilia-Romagna ripiombava nell’incubo dell’alluvione, il Ministro della Protezione civile, Nello Musumeci, lanciava una proposta: rendere obbligatoria anche per i privati la polizza assicurativa contro i rischi naturali, perché “è finito il tempo in cui lo Stato poteva erogare risorse per tutti e per sempre”.
Il motivo lo ha spiegato anche il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti: “il cambiamento climatico e i modelli di sviluppo globale stanno accelerando ulteriormente la frequenza e la gravità delle catastrofi naturali, che comportano rischi significativi per la stabilità economica e finanziaria”. “Al di là dei danni immediati, questi eventi hanno conseguenze economiche a lungo termine ed effetti negativi, poiché perturbano i mercati e mettono a dura prova le finanze pubbliche”.
La sede nella quale il Ministro Musumeci ha avanzato l’ipotesi è stata la High-Level Insurance Conference organizzata venerdì 20 settembre da Ania, l’Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici. In Italia, ha ricordato l’Ania, “solo il 6% delle abitazioni è coperto contro i rischi di terremoto e alluvione e solo il 5% delle imprese ha una polizza per gli stessi rischi”.
Il disegno di legge sulla ricostruzione post-calamità
Il dibattito sull’obbligo di polizza assicurativa contro i rischi naturali anche per le abitazioni è in corso da diversi mesi in Parlamento, nelle Commissioni che stanno esaminando il disegno di legge quadro in materia di ricostruzione post calamità.
Il disegno di legge sulla ricostruzione - ha spiegato Musumeci - prevede “una cabina di regia guidata da un commissario straordinario nella quale siano presenti regioni ed enti locali, ma con tempi contingentati, 30, 45 giorni... dopo di che il commissario è autorizzato ad andare avanti a prescindere dal parere non espresso da enti locali”.
Al tema polizze, il ddl sulla ricostruzione dedica l’articolo 23 ‘Procedura di liquidazione anticipata parziale del danno’ nel quale si prevede che i soggetti che abbiano stipulato una polizza assicurativa per la copertura dei danni da eventi calamitosi naturali o causati dall’uomo, che colpiscano beni mobili e immobili, strumentali all’attività di impresa, ubicati nei territori in stato di ricostruzione, possano chiedere l’immediata liquidazione del danno subìto, nel limite del 30% come stimato da perizia asseverata.
Questa, che è la formulazione originaria dell’articolo del disegno di legge, è ad oggi suscettibile di modifiche attraverso gli emendamenti in discussione nelle Commissioni parlamentari.
Nel disegno di legge sulla ricostruzione, ha infatti chiarito il Ministro, “abbiamo messo la necessità - non abbiamo ancora parlato di obbligo ma ci avvieremo verso questa conclusione - anche per le famiglie e i cittadini di sottoscrivere una polizza assicurativa contro i rischi naturali”.
Assicurazione anti-calamità già obbligatoria per le imprese
Ricordiamo che per le imprese con sede legale in Italia e per quelle aventi sede legale all’estero ma una stabile organizzazione in Italia è già obbligatorio stipulare, entro il 31 dicembre 2024, contratti assicurativi a copertura dei danni ai beni direttamente cagionati da calamità naturali ed eventi catastrofali quali sismi, alluvioni, frane, inondazioni ed esondazioni. L’obbligo assicurativo entrerà quindi in vigore il 1° gennaio 2025.
L’obbligo di assicurazione per le imprese è stato introdotto dalla Legge di Bilancio 2024 (art.1, commi 101 e seguenti) e dispone che il contratto fissi un eventuale scoperto o franchigia non superiore al 15% del danno e l’applicazione di premi proporzionali al rischio.
L'obbligo di stipulare la polizza non si applica alle imprese i cui beni immobili risultino gravati da abuso edilizio o costruiti in carenza delle autorizzazioni previste o gravati da abuso sorto successivamente alla data di costruzione. La norma prevede che della mancata stipula di un’assicurazione si tenga conto nell’assegnazione di contributi, sovvenzioni o agevolazioni pubbliche, anche previste in occasione di eventi calamitosi e catastrofali.
La Legge di Bilancio 2024 prevedeva anche che il Ministro dell’economia e delle finanze e il Ministro delle imprese e del made in Italy, con apposito decreto, potessero stabilire ulteriori modalità attuative e operative degli schemi di assicurazione da applicare ai rischi naturali e le modalità di individuazione degli eventi calamitosi e catastrofali suscettibili di indennizzo.
Questo decreto è stato presentato ieri dal Ministro delle imprese e del made in Italy Adolfo Urso e definisce le imprese soggette all’obbligo assicurativo, l’oggetto della copertura assicurativa e le calamità naturali e gli eventi catastrofali da assicurare (alluvioni, inondazioni, esondazioni, terremoti e frane).
I premi saranno proporzionali al rischio, tenendo conto delle caratteristiche del territorio e della vulnerabilità dei beni assicurati. Le compagnie assicurative, entro i limiti della propria tolleranza al rischio e in coerenza con il fabbisogno di solvibilità globale, non potranno rifiutarsi di stipulare polizze con le imprese. SACE S.p.A. potrà riassicurare il rischio assunto dalle compagnie assicurative mediante la sottoscrizione di apposite convenzioni, a condizioni di mercato.
“Questo decreto segna un passo importante verso la messa in sicurezza del nostro sistema produttivo”, ha dichiarato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. “In un contesto caratterizzato da eventi catastrofali sempre più frequenti, l’introduzione dell’obbligo di assicurazione consentirà alle nostre imprese di tutelare al meglio sia la produzione che l’occupazione”.
Polizza anti-calamità per le case: "Il confronto è aperto"
Tornando a venerdì scorso, la presidente dell’Ania, Maria Bianca Farina ha commentato: “La copertura obbligatoria contro i danni catastrofali per tutte le imprese è un passo fondamentale. Ci auguriamo che lo stesso tipo di copertura obbligatoria venga presto esteso al settore immobiliare privato, eventualmente prevedendo incentivi fiscali nella fase iniziale”. E sul paventato obbligo di polizza anti-calamità per le abitazioni, il Ministro Musumeci ha aggiunto: “Si fa presto a parlare di nuova patrimoniale sulla casa, immagino già le polemiche” ma è necessario “un cambio culturale”.
E infatti le polemiche non si sono fatte attendere: il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini ha detto che “lo Stato può dare indicazioni, però non viviamo in uno Stato etico dove lo Stato impone, vieta o obbliga a fare” mentre il deputato della Lega Stefano Candiani ha aggiunto che l’obbligo equivarrebbe ad una “tassa a favore delle compagnie assicuratrici” rendendo la proposta “non condivisibile e non accettabile”.
Nelle ore successive Musumeci ha aggiustato il tiro affermando che “la polizza assicurativa obbligatoria è già legge per le imprese”. Mentre, riguardo alle abitazioni ha sottolineato che il confronto è aperto perché bisogna capire “se le compagnie sono disponibili”.
Fonte: Edilportale