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Mercato della casa in calo: nel 2023 le compravendite scendono del 9,7% rispetto al 2022


Strada di Roma

Diminuzione maggiore nel Centro Nord e nei comuni capoluogo e contrazione del fatturato: i dati del rapporto annuale residenziale Omi


Nel 2023 il mercato della casa ha subito un calo. Lo rileva l’Osservatorio del mercato immobiliare (OMI) che ieri ha diffuso il rapporto annuale residenziale.

 

Andamento mercato immobiliare, calo nel 2023

L’Omi ha spiegato che nel 2023 ci sono state 76mila compravendite di case in meno rispetto al 2022. In tutto le compravendite sono state poco meno di 710mila, con un calo del 9,7% rispetto all’anno precedente.

I cali maggiori sono stati registrati nel Centro e nel Nord e soprattutto nei capoluoghi. La flessione delle compravendite è stata più accentuata nei due trimestri centrali.


Andamento mercato immobiliare, i dati delle vendite

Nel 2023 la superficie media di un’abitazione compravenduta è pari a circa 106 metri quadri, in lieve diminuzione rispetto al 2022 (-0,7 mq). In tutte le aree del Paese, le residenze scambiate nei comuni non capoluogo sono in media più grandi (sono quasi 110 mq), rispetto agli alloggi compravenduti nei comuni capoluogo (in media di 97,7 mq).

Le abitazioni più richieste sono quelle con superficie compresa tra 50 e 85 metri quadri, per cui sono state stipulate 221mila transazioni, il 31% del totale. Sono state acquistate quasi 188mila abitazioni con una superficie compresa tra 85 e 115 metri quadri. Il 17% del mercato è rappresentato dalle grandi abitazioni, con superficie superiore a 145 metri quadri.

Il calo del 2023 ha interessato le abitazioni di tutte le dimensioni, ma soprattutto quelle medio-grandi oltre gli 85 metri quadri (-11%).

Nelle città capoluogo delle Isole maggiori le compravendite di abitazioni fino a 50 metri quadri sono cresciute del 5,7%.


Andamento mercato immobiliare, il calo delle grandi città

In Lombardia e nel Lazio le compravendite sono diminuite rispettivamente dell’8,9% e del 12,5%. L’Emilia Romagna, il Piemonte e il Veneto hanno perso rispettivamente il 12%, l’8,9% e il 10,7% rispetto al 2022.

In Puglia e Toscana i cali sono stati dell’11% e del 14%. I mercati di queste regioni rappresentano il 6% e il 7% del totale.

Per la dinamicità del mercato, il valore dell’Imi, che a livello nazionale si attesta al 2,05%, rimane sopra il 2,5% in Lombardia, è pari a 2,44% in Emilia-Romagna ed è superiore al 2,2% in Veneto, Piemonte, Liguria e Toscana. Tra le regioni del Sud, la Puglia presenta il valore di dinamicità massimo, pari al1,83% e la Basilicata registra quello minimo, pari all’1,13%.

Analizzando le città, il calo maggiore è stato registrato a Bologna (-16%) e Roma (-14,4%). A Milano e Firenze i cali sono stati del 13,2% e del 12,8% sul 2022.

L’Imi più elevato (3%) si registra a Milano. A Torino l’indice che misura la dinamicità è pari al 2,95%, a Genova al 2,58% e a Bologna al 2,48%.

La superficie media delle residenze acquistate nelle grandi città è di 89 metri quadri mentre la media nazionale è di 106 metri quadri. Nei comuni delle province di Roma, Milano e Torino si scelgono abitazioni di dimensione inferiore ai 100 metri quadri. Il taglio dimensionale più compravenduto, in sette delle otto grandi città, è quello tra 50 e 85 mq, mentre a Palermo prevale la classe compresa tra 85 e 115 metri quadri. La fascia tra 85 e 115 metri quadri, è preferita a Napoli e Firenze.


Andamento mercato immobiliare, il calo del fatturato

Il fatturato segue una tendenza analoga a quella dei volumi, ed è in calo rispetto alla precedente annualità in tutte le regioni, con un totale di circa 111 miliardi di euro: 12,4 miliardi di euro in meno (10%) rispetto al 2022.

Il fatturato maggiore è stato registrato in Lombardia: circa 28,4 miliardi, in diminuzione del 7,2% rispetto al 2022. 

La flessione maggiore si registra a Roma (-14,4%), seguono Bologna e Firenze con cali del 13% circa. Nei comuni delle province il fatturato vale quasi 19 miliardi di euro, in diminuzione rispetto al 2022 del 10,6%.

La stima del fatturato medio per unità immobiliare in Italia è 156.600 euro. Questo valore è più elevato al Centro, dove un alloggio è scambiato a circa 184mila euro, mentre al Sud e nelle Isole il valore medio di un’abitazione compravenduta è inferiore a 114mila euro.

Il valore di scambio medio per abitazione è di circa 197mila euro in Toscana e nel Lazio, è maggiore di 180mila euro in Liguria e Lombardia e d è inferiore a 100mila euro in Calabria, Basilicata, Molise e Sicilia.

Il fatturato medio per unità abitativa nelle città capoluogo è circa 204mila euro, mentre nei comuni minori ammonta a 135mila euro.

Milano è la città con il valore medio di un’abitazione compravenduta più elevato (circa 380mila euro) seguita da Firenze (poco meno di 273mila euro) e Roma (255mila euro).

Nei comuni non capoluogo, le abitazioni risultano più care nella provincia di Genova e Firenze con un valore medio per unità di quasi 221mila euro e 209mila euro. Palermo è la provincia meno cara, con un valore di scambio medio per abitazione di circa 82mila euro.


Fonte: Edilportale

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