Cos’è il Superbonus e come funziona la ripartizione delle spese?
Il Superbonus è una delle agevolazioni fiscali più rilevanti introdotte in Italia per incentivare interventi di efficientamento energetico e ristrutturazione edilizia. La ripartizione delle spese sostenute nel 2022 può seguire due diverse modalità, in base alle scelte del contribuente:
Ripartizione in quattro quote annuali, per interventi specifici.
Ripartizione in dieci quote annuali, grazie all’opzione prevista dall’articolo 119, comma 8-quinquies, del Dl 34/2020.
Entrambe le opzioni richiedono la presentazione di modelli dichiarativi specifici, a seconda della situazione.
Presentare il modello Redditi 2023 integrativo per il Superbonus
Se nel 2022 sono state sostenute spese agevolate con il Superbonus ma non sono state indicate nel modello dichiarativo, è possibile rimediare presentando il modello Redditi 2023 integrativo, relativo al 2022. Questo consente di:
Optare per la ripartizione ordinaria in quattro quote annuali.
Correggere eventuali omissioni nella dichiarazione originaria.
Scadenze per la presentazione del modello Redditi 2023 integrativo
È importante sapere che il modello Redditi 2023 integrativo può essere presentato fino al 31 dicembre del quinto anno successivo alla dichiarazione originaria. Tuttavia, per esercitare opzioni specifiche, come la ripartizione decennale, è necessario rispettare il termine di 90 giorni dalla scadenza ordinaria del modello originario.
Ripartizione decennale delle spese con il modello Redditi 2024
Una delle principali novità riguarda la possibilità di optare per la ripartizione decennale delle spese sostenute nel 2022. Questa scelta è possibile esercitandola nel modello Redditi 2024, relativo al 2023.
Quando è applicabile la ripartizione in dieci quote?
La ripartizione decennale è particolarmente utile per ridurre l'impatto fiscale delle detrazioni annuali. Si applica principalmente agli interventi effettuati nel 2022 che non sono stati dichiarati nel 730/2023. In tal caso, il contribuente deve:
Presentare il modello Redditi 2024 per il 2023.
Indicare le spese sostenute nel 2022, optando per la ripartizione decennale.
Cosa dice l’Agenzia delle Entrate?
La risposta ufficiale dell’Agenzia delle Entrate del 9 dicembre 2024, n. 252, conferma che è possibile presentare dichiarazioni integrative per correggere omissioni o esercitare opzioni precedentemente non effettuate. Tuttavia, sottolinea l'importanza di rispettare i termini previsti.
La remissione in bonis: un’opportunità ulteriore
Nel caso in cui non fosse possibile rispettare i termini di 90 giorni, il contribuente può valutare la remissione in bonis, un’agevolazione che consente di regolarizzare dichiarazioni tardive, pagando una sanzione minima.
Sfruttare al meglio il Superbonus richiede una pianificazione attenta e il rispetto delle scadenze. Ecco i punti chiave da ricordare:
Presentare il modello Redditi 2023 integrativo per correggere eventuali omissioni relative al 2022.
Optare per la ripartizione decennale delle spese nel modello Redditi 2024, se più conveniente.
Rispettare i termini di presentazione o utilizza la remissione in bonis per regolarizzare eventuali ritardi.