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Superbonus e bonus edilizi, tramonta la speranza di riaprire la remissione in bonis


Palazzo colorato con balconi e palme

Il Sottosegretario Freni spiega che non c’è tempo per apportare le necessarie correzioni alla procedura informatica



Nessuna riapertura per la remissione in bonis Superbonus, cioè la possibilità di correggere le comunicazioni dello sconto in fattura e della cessione del credito relative al Superbonus e agli altri bonus edilizi. Lo ha spiegato il Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Economia e delle Finanze, Federico Freni, rispondendo giovedì scorso ad un’interrogazione in Commissione Finanze della Camera.

 

La richiesta della riapertura della remissione in bonis Superbonus

Freni ha risposto a un’interrogazione a risposta immediata, presentata dall’on. del Gruppo Misto Andrea De Bertoldi che, pur condividendo lo stop al Superbonus per evitare l’aggravio sui conti pubblici, ritiene urgente intervenire sulla remissione in bonis.

A suo avviso, la remissione in bonis Superbonus consentirebbe la correzione degli errori nelle comunicazioni di cessione trasmesse nei mesi scorsi di marzo e aprile 2024.

Si tratta, spiega De Bertoldi per fare degli esempi, di errori e dimenticanze in merito al codice identificativo della tipologia d'intervento o ai codici fiscali di cedente e cessionario, la cui correzione non modificherebbe l'importo della spesa e della detrazione e non determinerebbe conseguenze sui conti pubblici.


No alla riapertura della remissione in bonis Superbonus

Il Sottosegretario Freni ha spiegato che l’articolo 2 del DL 39/2024 stabilisce espressamente che l'istituto della remissione in bonis non si applica alle comunicazioni relative alla cessione del credito e allo sconto in fattura e che non è quindi possibile correggere o sostituire le comunicazioni già inviate entro il 4 aprile 2024.

Freni ha aggiunto che per consentire le correzioni sarebbe necessario un adeguamento delle procedure informatiche anche al fine di prevenire abusi e consentirne l'utilizzo solo nei casi ammissibili e, dunque, andrebbero considerati i necessari tempi tecnici di realizzazione oltre l'impiego di notevoli risorse.

Freni ha concluso sottolineando che la prima rata dei crediti scadrebbe il 31 dicembre 2024 e, quindi, i cessionari avrebbero poco tempo, dopo la sostituzione della comunicazione errata, per utilizzare detta rata in compensazione tramite modello F24 che la prima rata dei crediti.

 

Perchè la remissione in bonis Superbonus è stata sospesa

Ricordiamo che la remissione in bonis ha dato la possibilità di correggere gli errori commessi nelle comunicazioni relative allo sconto in fattura e alla cessione del credito, evitando così ai contribuenti di perdere i i benefici fiscali.

Il Decreto Superbonus (DL 39/2024) ha eliminato la remissione in bonis Superbonus, motivando questa scelta con l’esigenza di conoscere con certezza i dati di finanza pubblica.

Lo stop alla remissione in bonis ha suscitato diverse proteste tra gli operatori del settore. Nei giorni scorsi, il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (CNDCEC) ha formulato nuovamente la richiesta di riaprire la remissione in bonis.

Sembra però certo che non ci sia alcun margine per la riapertura dei termini.


Fonte: Edilportale

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